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La Leadership del successo

Sapete perché il gruppo Virgin fondato da Richard Branson, che possiede palestre in tutto il mondo (ma anche compagnie aeree e molto altro), ha e continua ad avere così tanto successo?

Oggi il fatturato della Virgin Group è di 19,5 miliardi di dollari e questo successo straordinario, secondo un articolo di Forbes, deriva dallo stile di management di Branson che ha rivoluzionato totalmente le normali strategie di mercato.

Per il brand Virgin Active, ad esempio – l’area dedicata al fitness e al benessere fondata nel 1999 – Branson propone “un nuovo modo di intendere il benessere a tutto tondo, che non comprende solo la forma fisica ma anche il benessere mentale, non più solo una palestra ma un club al quale appartenere”.

Tutto ciò si materializza nella struttura dei vari club che sono quindi molto di più che delle palestre, dove è possibile trovare sale corsi, studi fitness, piscina, SPA, area café (V- café) e anche uno spazio per i bambini (V-club).

 

Benessere e rendimento in azienda

Massima attenzione ai clienti finali, ma secondo gli osservatori, Richard Branson ha impostato anche tra i propri dipendenti un chiaro modo di lavorare orientato al benessere e, di conseguenza, al massimo rendimento da parte dei propri collaboratori.

Normalmente, invece, cosa accade nelle maggior parte delle aziende?

Si dedica quasi tutta l’attenzione, circa il 100 per cento, al cliente e al prodotto, ma poi i dipendenti vengono sfruttati e, essendo frustati e insoddisfatti, a causa della loro frustrazione finiscono per offrire un servizio (o un prodotto) pessimo al cliente finale.

 

Leadership “battistrada”

Ti è mai capitato di entrare in un bar e sentire il barista che litiga con la cassiera?

Se sì, come ti sei sentito?

Quasi sicuramente ti sei sentito a disagio, addirittura fuori posto e magari in un’occasione del genere avrai pensato: “Scusate ho sbagliato luogo, esco subito”.

Nella maggior parte delle aziende italiane succede un po’ questo.

L’imprenditore magari un po’ all’antica, colui che segue uno stile ormai superato da leadership “battistrada”, rimprovera i propri dipendenti, a volte anche umiliandoli e maltrattandoli.

Questo clima in azienda crea dei danni a livello lavorativo, genera frustrazione, dissenso nell’intero ambiente e i clienti sono i primi a pagarne le spese.

Ci rimette però anche l’imprenditore perché oltre al fatto di non vendere bene il proprio prodotto o il proprio servizio, avrà un’azienda in cui si lavora male e che proprio per questo non potrà mai essere un’azienda di successo, né tanto meno potrà mai essere un’azienda in grado di competere sul mercato.

 

Leadership autorevole ma non autoritaria

Oggi la leadership che funziona di più è quella autorevole ma non autoritaria.

Sicuramente ci sono sempre delle cose da correggere, qualcosa che dipendenti e collaboratori devono fare meglio, ma impostare uno stile di leadership autorevole e non autoritaria sicuramente genera un ambiente sereno, sia per i lavoratori sia per i clienti che si sentiranno ‘accolti’ all’interno dell’azienda, invece che respinti.

Se hai lavorato in un’azienda di questo tipo sai quanto è importante un ambiente sereno, solare, familiare, dove l’imprenditore guida con l’esempio.

Anche il cliente che entra in un’azienda così, per acquistare un prodotto o un servizio, si sentirà come a casa, respirerà un’aria positiva e non si sentirà fuori luogo.

Tutte queste non sono informazioni banali se vuoi realizzare un’impresa di successo.
Anche gli economisti più moderni la pensano in questo modo e privilegiano politiche del personale che seguono un criterio qualitativo più che quantitativo.

Sarebbero tre i fattori chiave per valorizzare le risorse umane: capacità, lealtà e trasparenza.

Solo a queste condizioni si diventa davvero competitivi, perché aumenta l’engagement delle persone e quindi la loro dedizione al lavoro, anche se in giro non sono moltissime le aziende che seguono queste strategie.

 

Il valore delle persone e delle esperienze

Da numerosi survey internazionali sulle nuove generazioni emerge che l’87% dei Millennial, (la cosiddetta “Net Generation” che comprende tutti i nati tra i primi anni Ottanta e l’anno 2000) ritiene che il successo di un business dovrebbe misurarsi in termini non solo finanziari, e che un’azienda va giudicata sulla base di quello che fa e di come tratta le persone.

 

Non sottovalutare i collaboratori e i clienti

Purtroppo molte volte diamo per scontare troppe cose e se vuoi aprire un’azienda non puoi permetterti di sottovalutare tutti questi particolari essenziali.

Non puoi dare per scontati collaboratori e clienti.

Non puoi sottovalutare il rapporto personale, l’esperienza sia con le persone che lavorano con te sia con chi dovrebbe acquistare ciò che produci.

Anche il prodotto che racchiude in sé un’esperienza è, molto spesso, un prodotto vincente e quindi anche le vendite e i profitti ne beneficeranno.

Il gruppo Virgin è un esempio di tutto ciò.

 

3 consigli di Leonardo

Voglio darti 3 consigli per ottenere sempre il massimo dai tuoi collaboratori, perché ogni persona racchiude un talento che va gestito ma anche valorizzato.

Per poterlo fare al meglio sono necessarie apertura mentale e capacità di gestione delle risorse umane.

E, soprattutto, occorre valorizzare le esperienze all’interno della propria azienda.

Come diceva il grande imprenditore e formatore statunitense Stephen Covey “la tecnologia reinventerà il business, ma i rapporti umani rimarranno la chiave del successo”.

In pratica occorre focalizzarsi sulle persone più che sull’ingranaggio aziendale: la persona deve essere il centro dell’ingranaggio stesso.

Per ottenere il massimo dalle persone che lavorano con te, ricordati quindi questi tre consigli utili:

1) Premia i collaboratori quando fanno un ottimo lavoro
Le persone amano sentirsi premiate, sentire che il loro impegno viene valorizzato. I soldi sono molto importanti ma la considerazione lo è molto di più.

2) Non richiamare i tuoi collaboratori in pubblico
Se devi dire loro qualcosa che hanno sbagliato non lo fare di fronte agli altri, questo è di fondamentale importanza per l’autostima delle persone.

3) Cerca di essere equilibrato
Non sfogarti mai con nessuno, non approfittare del tuo ruolo e non riversare mai i tuoi problemi all’interno della tua azienda o del tuo ambiente di lavoro, perché tu sei il riflesso della tua azienda.

Se non sei in grado di risolvere i problemi, se esasperi le situazioni, se sei nervoso e non sai controllare i tuoi stati d’animo, automaticamente anche le persone che lavorano con te faranno lo stesso, si comporteranno nello stesso modo e l’ambiente lavorativo diventerà invivibile, caotico, nevrotico e improduttivo.

Di sicuro non sarà l’ambiente solare, sereno e proficuo che genera un’azienda di successo.

Grazie per aver letto questo articolo fino alla fine.

Ora hai capito che per raggiungere i tuoi più grandi obiettivi hai bisogno di un gruppo, di una squadra disposta a seguirti.

Per capire come crescere come professionista e diventare un leader di successo vai su https://www.iocreoilmiodestino.it/

 

fonte: https://www.leonardoleone.it/la-leadership-del-successo/